Secondo quanto riportato dall’autorevole Adrian Wojnarowski, Chris Bosh non avrebbe superato le recenti visite mediche con i Miami Heat a causa della presenza di nuovi coaguli di sangue nel suo corpo.
Gli Heat, di conseguenza, non hanno nessuna intenzione di correre il rischio di mandare Bosh in campo in queste condizioni fisiche, nonostante le innumerevoli insistenze da parte dell’ex-Toronto Raptors. I medici difatti non hanno dato il via libera al giocatore a disputare il prossimo training camp con i propri compagni.
Lo staff medico della franchigia della Florida è convinto del fatto che la carriera cestistica del lungo con la squadra sia sfortunatamente al capolinea.
Stando sempre alle parole di Wojnarowski, sembra proprio che Chris Bosh non si parli da mesi con Pat Riley, presidente dei Miami Heat e autore dell’operazione che portò la power forward in Florida nel 2010. Il management della franchigia NBA, tuttavia, è fiduciosa sulla possibilità di ricomporre la frattura fra i due e di poter discutere tranquillamente attorno ad un tavolo il futuro di Bosh: il giocatore difatti ha ancora 3 anni di contratto a 75,8 milioni di dollari complessivi.