Media Day – Le dichiarazioni dei Golden State Warriors

Sono onorato di essere qui. Tante squadre erano interessate a me in estate, soprattutto per via della mia bella annata dello scorso anno, ma dopo che KD ha annunciato la sua destinazione il mio agente mi ha avvisato che gli Warriors erano interessati a me e non ho avuto dubbi.

Qualsiasi giocatore di pallacanestro sulla faccia della Terra (tranne LeBron James, forse) potrebbe mettere in calce la firma a queste parole, arrivate durante il Media Day californiano dei Golden State Warriors. Il fortunato è Zaza Pachulia, che si è ritrovato nel posto giusto, a sopperire alle necessità giuste e con il ruolo di “quinto incomodo” nel posto di basket più bello al mondo.

L’argomento caldo in casa Golden State (e non solo) è quello legato alla protesta che diversi atleti statunitensi di colore hanno inscenato durante l’inno USA. E Steph Curry è il primo a commentare l’accaduto:

Io condivido la protesta e spero tanto che le luci dei riflettori siano così più facilmente puntate su questo tipo di problemi. Con la violenza non si risolverà mai nulla.

Discorsi aulici e impegnati insomma, ben più alti delle bizze di condominio che il trasferimento di Kevin Durant ha scatenato in tutto il mondo NBA. A rispondere è il diretto interessato:

Il mio passaggio a San Francisco non ha alcun tipo di legame con la Nike o con altre sponsorizzazioni. Gioco perché mi piace il basket, non per essere contro qualcuno o contro qualcosa. 

Fin troppo evasivo KD, che l’estate l’ha sì avuta tormentata dalla voci di mercato, ma certamente meno travagliata di quella che si è lasciato alle spalle Draymond Green, tra risse, arresti e il solito quantitativo di problemi che sarebbe meglio evitare:

Quest’estate sono successe tante cose, arrivo all’inizio della stagione cresciuto, sono un uomo migliore.

Uno che un pensiero fisso ce l’ha, da più di tre mesi:

Il dolore della sconfitta alle Finals del 2016 non te lo dimentichi, me lo portero dietro per tutta la vita.

Del quintetto base ne manca solo uno, che mette il carico da 90 a cui nessuno aveva ancora accennato.

Il livello di forza che possiamo raggiungere è difficile soltanto da immaginare.

Grazie Klay per aver sintetizzato il tutto. Bastava questo, e basta iniziare a vedervi in azione sul parquet il prima possibile. Bentornati.

P.S. la quote della giornata però è di certo quella Iguodala, intervenuto in difesa del suo nuovo compagno di squadra JaVale McGee:

Shaqtin A Fool’ ha dato di lui alla gente un’idea sbagliata. JaVale in realtà ha un’intelligenza cestistica elevata.

Shaq, perdona loro…

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Pubblicato da
Stefano Salerno

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