Jimmy Butler si appresta a iniziare la sua prima stagione da superstar designata e indiscussa dei Chicago Bulls (pur con l’arrivo di Mr Clutch Dwyane Wade, che ci metterà il suo a livello di esperienza nelle situazioni calde), dopo un’annata 2015-2016 segnata dal dualismo – almeno psicologico – con Derrick Rose.
MODELLO
I Bulls edizione 2016-2017 hanno un buon numero di veteranissimi a roster (lo stesso Wade, Rajon Rondo, Robin Lopez, Taj Gibson) e un plotone altrettanto consistente di giovani in crescita (Nikola Mirotic, Tony Snell, Doug McDermott, Bobby Portis) cui far fare ulteriore esperienza. In mezzo si colloca proprio il 27enne Jimmy Butler, che in un’intervista rilasciata a CSNChicago ha affermato di essere consapevole del proprio ruolo:
Ho detto a coach Hoiberg di usarmi come modello, di spingermi il più possibile a essere un esempio per i giovani. Voglio che mi stia addosso, non voglio un trattamento speciale; se Doug McDermott e Tony Snell, per citarne due, vedono che Fred mi tratta con fermezza, si aspetteranno di essere trattati nello stesso modo.
Il rapporto tra Butler e Hoiberg, nel corso della scorsa stagione, non è parso dei migliori, con l’ala che aveva criticato pubblicamente il coach dopo una brutta sconfitta contro i New York Knicks.
I nuovi Bulls, che puntano su un ristabilito asse superstar-coach e sull’equilibrio tra veterani e giovani, hanno tutte le intenzioni di rilanciarsi dopo una stagione deludente. La palla passa a Butler e Hoiberg.