Kevin Wayne Durant nasce a Washington il 29 settembre 1988 e come ogni bella storia che si rispetti, la sua vita inizia subito in salita.
A casa ci sono i fratelli Tony e Rayvonne, la sorella Bryanna e la madre Wanda Durant; il padre a 23 anni abbandona la moglie con il figlio maggiore Tony ed piccolo Kevin di soli 7 mesi. Da quel giorno la nonna Barbara cerca come può di sostenere il piccolo e aiutarlo nei momenti di difficoltà.
A 12 anni assiste alla morte dell’amata zia Pearl, la sorella di Barbara, deceduta in seguito ad una lunga lotta contro un tumore ai polmoni.
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Qualora aveste bisogno di altre informazioni per capire che si tratta di un grande uomo e non solo di un grande giocatore, vi invitiamo a recuperare questo articolo immediatamente.
Debutta in NBA con i Seattle Supersonics e con in mano un contratto firmato da Nike da 60 milioni di dollari per 7 anni, fra i più ricchi della storia. Kevin non ha nemmeno avuto tempo disegnare il suo primo canestro che Nike personalizza in suo onore le Nike Air Flight School, gli dedica una linea di magliette e si mette a lavorare sulla sua prima signature shoe, ovvero la prima scarpa interamente dedicata a lui.
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Kevin ha sempre dichiarato di voler tenere basso il costo delle sue scarpe per far sì che fossero più accessibili al pubblico: questo per una grande azienda come Nike significava centellinare l’uso di nuove tecnologie per mantenere i prezzi contenuti. La KD 1 usciva nel febbraio 2009 e costava solo $88; messi a paragone con i $110 delle Nike Zoom Generation, la prima scarpa di LeBron uscita ben 6 anni prima, sembravano spicci.
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Durantula finisce agli Oklahoma City Thunder e il suo gioco diventa sempre più affascinante. Le scarpe si evolvono, nella Nike Zoom KD II compare per la prima volta una fascia con chiusura a velcro per assicurare meglio il piede al terreno. La Zoom KD II costa $85, addirittura meno della precedente ma il design in generale è estremamente semplice ed essenziale e non conquista il grande pubblico; il paragone con la linea dedicata a LeBron si fa sempre più pressante.
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Con il quarto anno in NBA di Kevin Durant arriva la Nike Zoom KD III e il secondo Scoring Title consecutivo: Durantula sembra sempre più il futuro della NBA. Esteticamente la scarpa si presenta con delle linee più fini e armoniose rispetto alla precedente. Ma pur rimanendo sugli $88 e divenendo la prima KD disponibile alla personalizzazione del programma NikeiD, nemmeno la Zoom KD III va a ruba.
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Anno astrale 2012, gli Oklahoma City Thunder raggiungono le finali NBA con il trio delle meraviglie Durant-Westbrook-Harden e sfidano i Big 3 di Miami: Kevin chiude le Finals con 30,6 punti a partita (secondo solo ai 32 di LBJ) ma senza l’anello. Magra consolazione: la sua Nike Zoom KD IV fa letteralmente impazzire i fan. Lo strap piace e la scarpa è usata molto anche fuori dai campetti, una ricetta vincente a soli $95.
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Bissare il successo dell’anno precedente sarebbe stato impossibile ma Leo Chang (il designer che ha curato lo sviluppo di ogni Nike KD) stravolge le carte in tavola, mettendo in vendita una Nike Zoom KD V totalmente diversa dallo scorso modello. Più alta, più versatile e più costosa ma non per questo meno venduta: per la prima volta viene inserita nel programma “Elite” di Nike che gli dona un aspetto, di nuovo, totalmente diverso.
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Arriva la stagione ‘13/’14 e Durant vince il titolo di MVP consacrandosi nell’Olimpo dei migliori ad aver calcato i parquet a stelle e strisce. La sua scarpa non può che risentire di questo successo: con un prezzo variabile fra i $130 e $150 le Zoom KD VI sono un best seller, annoverano tantissime colorazioni diverse e arrivano a sfiorare le vendite delle scarpe di King James. La versione Elite è fra le più belle dell’anno ma arriva a toccare quota $220. La tecnologia impiegata da Nike è all’avanguardia: tomaia leggerissima e traspirante, Flywire rinforzati in Kevlar (fili che mantengono i lacci a stretto contatto con il piede), suola con unità Zoom Air totalmente esposta.
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La promessa di mantenere basso il costo delle scarpe ormai contrasta in pieno con la politica Nike per l’uso delle nuove tecnologie. Kevin non può rinunciare alla comodità delle sue nuove Zoom KD VI Elite (dichiarerà di non averle volute più togliere dal piede per lungo tempo) e con Nike decidono di lanciare una linea più essenziale, più economico, ispirato al suo lato social. Le scarpe si chiamano Nike KD Trey 5 e ad oggi se ne contano ben 4 modelli.
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La Nike Zoom KD VII è sicuramente la scarpa più bella della stagione 14/15, con un prezzo che parte da $150 e supera decisamente in estetica e in rapporto qualità prezzo la versione Elite ($200). Lo strap adesso è rigido e porta i nomi del padre, del fratello, della madre e della nonna. La suola ha un particolare disegno che raffigura il Maryland per omaggiare il suo coach Big Chucky scomparso all’età di 35 anni.
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Dal 2012 Nike e Durant omaggiano l’amata zia Pearl con una particolare colorazione della scarpa che prende proprio il nome da lei. La Nike Zoom KD VII “Aunt Pearl”.
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La penultima scarpa è la Nike Zoom KD VIII, la più avanzata tecnologicamente della linea, con una tomaia in Flyweave e una suola in Zoom Air modificato. Il Flyweave è un particolare tessuto creato da Nike ispirato alle tute spaziali e dunque rafforzato con del Nylon; questo permette la massima mobilità e libertà al piede pur mantenendo la rigidità e la sicurezza che una scarpa da basket necessita. La suola presenta invece delle segmentazioni studiate sui movimenti del piede di KD in modo da donare maggiore responsività ai movimenti.
La versione Elite di questa scarpa è forse la più innovativa e presenta pannelli rinforzati in Kevlar per la parte anteriore del piede mentre il “calzino” che sale è composto da elementi di tessuto a varie densità.
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Finalmente siamo arrivati al presente, con Durantula alla disperata ricerca di un anello e la sua signature line arrivata al nono episodio. La Nike Air Zoom KD IX è la più rivoluzionaria della linea KD perché annovera la più grande invenzione Nike degli ultimi tempi: il Flyknit. Questo materiale è composto interamente in filati di poliestere cuciti attraverso un processo di costruzione della maglia ad alta precisione che permette di creare scarpe senza le tradizionali aggiunte; nel caso delle KD IX il Flyknit è utilizzato senza colla e senza strutture di supporto come accadeva spesso. Per il prezzo di $150 Kevin Durant e lo Swoosh sono riusciti a mettere sul mercato una scarpa che non ha più nulla da invidiare alle altre linee.
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Articolo a cura di: Alessandro Mandracchia
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Bella rubrica, complimenti!