Small ball o no? È un dilemma che assilla la maggior parte dei coach NBA e Mike Malone non fa eccezione. L’anno scorso ha provato a sacrificare l’energia sui due lati del campo di Faried per concedere più minuti ad un quintetto piccolo con Gallinari e Barton insieme (o con Arthur quando il Gallo era ai box). Non è che sia andata così bene; il Pace è rimasto nella media (95,7) e soltanto il 23,6% dei punti sono scaturiti da un tiro da 3.
Il roster dei Nuggets non sembra essere fatto per lo small ball, Gallinari (nonostante gli evidenti miglioramenti) soffre spesso i cambi sul pick and roll e la squadra tira con un modesto 33,8% da oltre l’arco (quintultimo dato della lega), concedendo invece un ben più elevato 37,1% agli avversari. A disposizione di coach Malone ci sono tre giocatori in grad30o di fare la differenza sotto le plance e sia Nurkic che Jokic hanno discrete mani per riaprire il gioco qualora l’area fosse troppo affollata. Inoltre i Nuggets segnano 14,2 punti in contropiede, statistica che può essere implementata grazie all’atletismo e dall’intensità difensiva di Faried.
È probabile che vedremo spezzoni sempre più lunghi di partita dove in campo ci saranno due combo guard in grado di giocare continui pick and roll e con le abilità sia per cercare l’assist che per mettersi in proprio. Mudiay sicuramente dovrà fare il salto di qualità e allo stesso modo bisognerò capire quanto siano già pronti a dare un contributo Murray e Beasley. In alternativa c’è sempre il buon Jameer Nelson a disposizione.