Gli Indiana Pacers si presentano ai nastri di partenza della stagione 2016/2017 con grandi motivazioni. La panchina, dopo l’esperienza sotto Frank Vogel, è stata affidata a coach Nate McMillan, il quale avrà un roster sulla carta migliore rispetto a quello dello scorso anno e che può realizzare i progetti di run-and-gun studiati da Larry Bird, presidente della franchigia.
La stella Paul George, consapevole di questo “upgrade”, vede i Pacers come la principale sfidante dei Cleveland Cavaliers per la supremazia nella Eastern Conference. Il giocatore, inoltre, è sicuro che quest’anno sarà in lizza per vincere il premio di Most Valuable Player (MVP):
Voglio assolutamente essere l’MVP di questa stagione. Non sarà affatto semplice, ma con coach McMillan e con i miei compagni ho grandissime chance di vincere questo importante riconoscimento. Ovviamente dovrò continuare ad essere me stesso, a lavorare sodo, ad essere un leader dentro e fuori dal campo di gioco, ad essere concentrato e a non mollare mai. Questo premio non è una cosa che mi spetta, nessuno te lo regala: dovrò conquistarmelo con le unghie e con i denti e lottare fino alla fine. So quello che posso dare e ho fiducia nei miei mezzi. Sarà il mio anno, ci potete scommettere!
George, dopo il terribile infortunio patito due anni fa con Team USA, ha chiuso il 2015/2016 con ottime cifre personali: 23,1 punti, 7 rimbalzi, 4,1 assist e 1,9 palle recuperate di media per partita giocata. Paul George è stato inoltre incluso sia nel Terzo Miglior Quintetto NBA che nel Secondo Miglior Quintetto Difensivo NBA. L’esterno classe’90, tuttavia, ha ricevuto un solo voto per il premio di MVP a causa del mediocre supporting cast, ma il suo reale valore è uscito fuori durante la serie playoff contro i Toronto Raptors, che per poco non venivano eliminati dal devastante talento offensivo di George.
Quest’anno ad Indianapolis ne vedremo delle belle.