Kawhi Leonard è atteso da un’annata particolare, lui e tutti i San Antonio Spurs che dopo 19 anni non potranno contare sui servigi di Tim Duncan, fresco di ritiro e in attesa di un nuovo ruolo sempre nell’organizzazione neroargento a cui tanto ha dato e che ora vuole sdebitarsi.
Una perdita non da poco per coach Gregg Popovich, che tuttavia potrà contare su un Leonard sempre più maturo in campo e fuori per non far rimpiangere il caraibico. Per certi versi il numero 2 dei texani e Duncan si assomigliano, almeno per l’atteggiamento quando non sono sul parquet: schivi, non amanti dei riflettori, riflessivi, ligi al dovere e con una grande etica del lavoro, quei personaggi che nello sport americano vengono definiti leader by example.
Leonard dovrà cercare di colmare il vuoto lasciato da Duncan negli schemi di Pop e nello spogliatoio in quel di San Antonio dove l’assenza dell’ex numero 21 si fa già sentire, almeno a sentire il Defensive Player of the Year.
Ecco la breve dichiarazione di Leonard rilasciata al sito ufficiale della franchigia.
Abbiamo iniziato il training camp solo da una settimana eppure Tim mi manca già. Non c’è più la sua personalità e non ci sono più i suoi classici scherzi durante gli allenamenti: si avverte nell’aria, manca a tutto l’ambiente.