Gli Indiana Pacers si affacciano alla nuova stagione ripartendo da un gruppo rinnovato con aggiunte di qualità assoluta e guidato da un Paul George pronto a diventare una vera superstar, ma anche dall’incognita di un cambio di allenatore che non ha convinto molti addetti ai lavori.
Quella del 2015-16 è stata per i Pacers è stata un’annata di transizione. Le aspettative di partenza non erano molto alte, ma la stagione si è rivelata comunque positiva. Infatti Indiana, settima in stagione regolare con un record di 45-37, è sì uscita al primo turno, ma l’ho fatto a testa alta portando i Raptors di DeRozan e Lowry a gara 7.
Al di là dei risultati sul campo, la stagione passata ha dato ai Pacers due ottime notizie. La prima, anche in ordine d’importanza, è stata vedere Paul George tornare ai livelli pre-infortunio. Soprattutto ai playoff, dove ha fatto registrare oltre 27 punti a partita, PG ha mostrato di essere l’uomo-franchigia attorno al quale costruire la squadra. La seconda buona notizia si chiama Myles Turner: la chiamata numero 11 al draft si è rivelata un’ottima scelta e un giocatore su cui puntare con fiducia per il futuro.