50°: DERRICK ROSE
Cinque anni fa sarebbe stato in cima alla lista e in pochi avrebbero avuto dubbi. 12 mesi dopo il titolo di MVP, invece, ha rischiato di uscirne per sempre senza più far ritorno. Adesso sembra essere finalmente giunto IL momento del riscatto, del rilancio in una nuova piazza, con un nuovo roster e un nuovo sistema.
A far la differenza, come sempre quando si parla di Derrick Rose, sarà la carrozzeria. Le risposte che quelle dannate ginocchia daranno. La situazione tecnica in casa Knicks ancora tutta da digerire è uno stimolo per uno che ha scalato l’élite NBA prima di chiunque altro (il più giovane MVP della storia) e non vede l’ora di ritornare in cima.
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Le vicende giudiziarie però sono il primo ostacolo da superare, ancor prima di iniziare a far rimbalzare la palla sul parquet. L’attacco triangolo che coach Jack.. ehm, Hornacek sta provando in questi primi allenamenti di preseason, il prossimo step.
Un situazione tecnica un po’ complicata, anche a detta sua. Ma stai tranquillo Derrick, c’è tempo: sia per imparare, che per scalare la top 50.
49°: ZACH RANDOLPH
Le candeline da spegnere in questa offseason sono state 35, ma, nonostante il chilometraggio, diventa sempre difficile tenere fuori da una classifica del genere un professore del gioco come Zach Randolph.
Di fronte alla 15esima stagione NBA, Z-Bo è pronto a ripartire assieme al suo amico sotto le plance (che troveremo più su in classifica) per dispensare lezioni di post basso. In una Lega in cui tutti si allontanano sempre più dal canestro, riducendo la stazza e aumentando la velocità, Randolph continua ad andare controcorrente.
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Un’oasi da proteggere, con la quale il neo arrivato coach David Fizdale dovrà “fare i conti”. In fondo è una formula che da anni paga i suoi dividendi. A Zach non resta altro che continuare a far pagare la cauzione ai suoi avversari. A riscuotere ci penserà come al solito tutta Memphis.