44°: BRADLEY BEAL
La parabola della carriera NBA di Bradley Beal fino a questo momento è stata piuttosto strana. Entrato nella Lega nel 2012 come terza scelta assoluta, la guardia dei Washington Wizards ha formato fin da subito una spettacolare coppia con John Wall, con le prime due stagioni NBA che sono state un continuo crescendo. Tecnico, ottimo attaccante e tiratore mortifero, il prodotto di Florida University ha mostrato buone cose anche nella metà campo difensiva.
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La costanza e la fragilità del suo fisico, però, ne hanno interrotto l’ascesa circa un anno e mezzo fa, limitandone l’impiego anche nella passata stagione (55 partite giocate con appena 35 in quintetto). L’impressione generale è che questa possa essere la stagione della verità per il numero #3 capitolino: dopo aver firmato un quinquennale da 128 milioni di dollari, coach Scott Brooks si aspetta molto da lui, che dovrà rispondere sul campo (e non in infermeria).
43°: CJ MCCOLLUM
Percorso parzialmente inverso a quello di Bradley Beal è senza ombra di dubbio quello di CJ McCollum, non a caso vincitore del Premio di giocatore più migliorato nella scorsa stagione: 20.8 punti di media a partita con un arsenale offensivo impressionante per chi, fino a 12 mesi fa, era soltanto un giovane di belle speranze. Il meraviglioso duo formato con Lillard ha permesso ai Trail Blazers di arrivare fino alle semifinali di Conference, dove il cammino dei ragazzi di Stotts si è interrotto di fronte ai Golden State Warriors.
Fresco di un rinnovo multimilionario, McCollum si trova ora di fronte alla stagione che deve essere quella della riconferma: le qualità del prodotto di Lehigh University sono ormai sotto gli occhi di tutti, spetta a lui adesso continuare a stupire.