Senza panchina in NBA dal fallimento con i ‘Super-Lakers’ (con Nash e Howard), Mike D’Antoni torna quest’anno nella lega come allenatore degli Houston Rockets, e già dopo poche partite di preseason ha deciso di dare una svolta, sia alla squadra che al suo modo di allenare.
I primi indizi di un cambiamento erano arrivati già quando i Rockets avevano scelto Jeff Bzdelik, da sempre specializzato nella metà campo difensiva, come assistente-allenatore.
“Ci sarà molto da lavorare“- ha detto Bzdelik ai media. “Non puoi permettere che quello che succede in attacco influenzi il tuo atteggiamento difensivo. L’attacco è una variabile, e va bene che sia così, perchè i tiri a volte possono non entrare, ma è vitale che la difesa resti sempre una costante“.
Al termine della stagione 2015-16, i Rockets avevano il nono peggior defensive rating della lega, con un punteggio di 109.1 su 100 possessi. Qualcosa in più delle semplici quanto famose distrazioni di James Harden nella marcatura a uomo.
L’obbiettivo per la regular season in arrivo, dunque, sarà quello di migliorare la protezione del proprio canestro ancor prima di pensare a segnare, problema che negli anni, dall’arrivo di Harden in poi, non è mai stato dei più grossi per la franchigia texana.
Offense sells ticket, defense wins championships. Ora sembra averlo capito anche D’Antoni.