28°: DIRK NOWITZKI
Altro giro di valzer (forse l’ultimo?) per uno dei più grandi giocatori europei di sempre. Ai Dallas Mavericks dal 1998, quando fu scelto al Draft dai Bucks ma subito spedito in Texas, WunderDirk si appresta a cominciare un’altra stagione da leader dei Mavs, che in estate hanno aggiunto Harrison Barnes ed Andrew Bogut al proprio roster.
Gli anni hanno però cominciato a farsi sentire per il #41, che in questa stagione più che nelle altre dovrà far valere in campo la propria esperienza e continuare a farsi inseguire dai lunghi avversari fino alla linea del tiro da 3 punti, zona che continua ad essergli fedele anche con 38 primavere alle spalle.
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Con l’aggiunta dei due ex Warriors, Dirk sarà in grado di riportare i suoi Mavs ad una postseason di alto livello? La risposta probabilmente è no, ma incontrare i ragazzi di coach Carlisle non sarà una passeggiata per nessuno.
27°: MIKE CONLEY
Per qualche settimana, quest’estate, il nome di Mike Conley è stato uno dei più chiacchierati di tutta l’NBA. Il motivo? La scelta da tanti considerata non proprio azzeccata dei Grizzlies di offrirgli un contratto da 150 milioni di dollari in 5 anni, il più alto della storia della Lega.
Memphis quest’anno ripartirà dalle sue certezze, ossia Marc Gasol e Zach Randolph sotto le plance e proprio l’ex Ohio State in cabina di regia, e proprio a quest’ultimo starà mettere a tacere chi ha considerato il suo contratto come spropositato.
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Le armi sono sempre le stesse: velocità d’esecuzione, una freddezza che gli ha quasi sempre permesso di reggere nei finali delle partite, e la capacità di prendere quasi sempre la decisione giusta durante le azioni di gioco. Basteranno per portare i Grizzlies ancora più avanti ai playoff (e magari riuscire ad essere finalmente scelto per l’All Star Game)?