Mercato caldo, caldissimo, per il GM Neil Olshey e la dirigenza Blazers. Forse rischiando, in Oregon si è deciso di volere tutto e subito. L’aut aut era: o rifirmare i free agent interni (i già citati Crabbe e Harkless, più Meyers Leonard e Gerald Henderson) o aggiungere qualità ed esperienza sul mercato. Olshey ha optato per l’una e per l’altra cosa: rifirmati, con contrattoni, Crabbe (quasi 19 milioni l’anno per 4 anni), Leonard e Harkless (entrambi a circa 10 milioni l’anno per 4 anni) e lasciato partire il solo Gerald Henderson (destinazione 76ers), si è deciso pure di spendere e spandere per aggiungere pezzi al roster.
Sono arrivati Evan Turner – contratto-monstre da 17 milioni l’anno per 4 anni – e Festus Ezeli – con un accordo invece decisamente “budget” da 15 milioni complessivi per 2 anni. Da non sottovalutare anche l’acquisizione, passata sottotraccia, di Shabazz Napier, che ha le stimmate per essere il cambio di Lillard a lungo inseguito dalla dirigenza Blazers.
Evan Turner, l’acquisizione più onerosa del mercato Blazers
Turner dovrebbe partire in quintetto e agire da point-forward, dando modo al leader maximo di Portland di sfogare tutto il proprio arsenale offensivo. Ezeli, dal canto suo, è il lungo intimidatore che mancava, considerando l’attitudine più all-around di Mason Plumlee e la mancanza di centimetri e tonnellaggio connaturata a buona parte dei giocatori a disposizione di coach Stotts (il trio Lillard-McCollum-Crabbe è tutto sottomedia fisica rispetto agli “standard” NBA per i rispettivi ruoli)
ROSTER- Damian Lillard, CJ McCollum, Evan Turner, Al-Farouq Aminu, Mason Plumlee, Shabazz Napier, Allen Crabbe, Maurice Harkless, Ed Davis, Festus Ezeli, Pat Connaughton, Tim Quarterman, Jake Layman, Noah Vonleh, Meyers Leonard, Grant Jerrett, Greg Stiemsma
Il cap della franchigia oregoniana pare decisamente intasato (113 milioni, in larga parte garantiti), anche sul lungo periodo (va considerato il prolungamento di contratto recentemente firmato da CJ McCollum, che entrerà in essere dal 2017-2018 e che graverà sul monte salari per altri 106 milioni da spalmare su 4 anni). Il dubbio rimane: i Blazers, anche con il pesante – in tutti i sensi – restyling subito in estate, saranno in grado di colmare il gap che li separa dall’elite NBA?