Carmelo Anthony auspica una riforma della D League

Negli ultimi anni sta assumendo sempre più importanza nel mondo del basket statunitense la NBA Development League, ed anche tra le stesse stelle della Lega “dei grandi”, ci sono alcuni che spingono per valorizzare la D League e ciò che essa potrebbe significare per le 30 franchigie della NBA

L’ala dei New York Knicks Carmelo Anthony, ad esempio, intervistato da Ramona Shelburne di ESPN, ha spiegato con attenzione quale sarebbe la sua idea per rendere la D League un campionato molto più importante ed allettante rispetto ad oggi:

Se dovessi fare a modo mio, ricreerei tutta la D League. Farei in modo che non venisse più vista come una punizione. Io credo fortemente nello sviluppo dei nostri giocatori. Se guardate al calcio, ad esempio, molte squadre hanno accademie di sviluppo di altissimo livello. Essendo nel mondo del calcio (Anthony è il proprietario di una squadra di calcio portoricana) ho iniziato a capire le dinamiche di sviluppo dei nostri giocatori. Dobbiamo trattenerli qui, non farli volare oltreoceano.

Ad oggi, alle porte di una nuova stagione, le squadre che hanno un team affiliato in D League sono 22, tre in più rispetto alle 19 della scorsa stagione, segno di una sempre maggiore attenzione che le franchigie ripongono in questa lega. L’obbiettivo che Melo si propone (anche in qualità di vicepresidente della NBPA) è quello di avere un campionato da 30 squadre anche in D League, con ogni squadra che avrebbe in questo modo un ambiente competitivo ma comunque meno impegnativo della NBA, perfetto per sviluppare i giovani. Per raggiungere lo scopo le idee di Anthony sono principalmente due: alzare le cifre guadagnate dai giocatori della D League, che ad oggi si aggirano sui 20-26 mila dollari, in modo da renderle competitive con i salari offerti dalle squadre cinesi ed europee. Inoltre, sempre nel “piano Anthony”, verrebbe ad aggiungersi anche un nuovo tipo di contratto, ossia un accordo che permetta ai giocatori di giocare contemporaneamente sia in D League sia in NBA.

Per valutare le proposte di Melo, in ogni caso, sarà necessario aspettare la nuova riunione per discutere del CBA (Collective Bargaining Agreement), in modo tale da alzare le soglie contrattuali della D League.

Share
Pubblicato da
Jacopo Cigoli

Recent Posts

NBA Christmas Day 2024: partite, orari, programma e dove vederle in TV e in chiaro

Il programma delle consuete partite di Natale organizzate dalla NBA

fa 2 giorni

La FIBA accoglie le parole di Adam Silver sull’arrivo della NBA in Europa: “Progetto concreto”

José Garbajosa convinto della bontà del progetto che vorrebbe portare avanti Adam Silver

fa 2 giorni

Mercato NBA, Bradley Beal non vuole lasciare Phoenix: “Io via? Nessuno mi ha detto niente”

La stella dell'Arizona non vuole abbandonare la franchigia dopo sole due stagioni

fa 2 giorni

NBA, Darvin Ham contro i Lakers: “Sono dei folli ad avermi mandato via”

L'ex allenatore gialloviola ha criticato le scelte del front office californiano

fa 2 giorni

Classifica NBA 2024-2025

Il quadro aggiornato notte dopo notte

fa 2 giorni

Lo strano caso di Carmelo Anthony: nel 2025 potrebbe diventare due volte Hall of Famer

Oltre a Melo in lizza anche Dwight Howard, Marc Gasol, Sue Bird e Doc Rivers

fa 3 giorni