I movimenti di mercato principali degli Spurs hanno interessato il frountcourt. Oltre a Duncan, sono partiti Marjanovic, West e Diaw. RC Buford e il suo staff, come era scontato, sono riusciti a trovare quello che forse è il miglior sostituto per Duncan, ovvero Pau Gasol. Il centro spagnolo non è esattamente un giovincello ma la sua classe non si discute, e alle Olimpiadi ha dimostrato di avere ancora molta benzina in corpo. Per fargli spazio però San Antonio ha dovuto rinunciare a Boris Diaw, che con le sue mani da pianista e la sua visione di gioco si integrava alla perfezione nel sistema di gioco di Popovich. La perdita di West è stata invece assorbita bene con l’arrivo di David Lee e Dedmon.
I cambiamenti nel roster portano anche qualche dubbio, soprattutto in difesa. Duncan, anche a 40 anni, garantiva una solidità difensiva che Gasol non può dare (anche se il Catalano può offrire molto di più in attacco), e lo stesso vale per Lee con West. Possibile quindi vedere degli Spurs meno imperforabili in difesa, e magari un quintetto small ball con Leonard da 4 più spesso?
credits: www.mysanantonio.com
Ai posteri l’ardua sentenza, anche se l’organizzazione tattica tipica dei nero argento ci fa propendere verso il no. Quel che è certo è che giocatori come Patty Mills, Jonathan Simmons e Kyle Anderson saranno chiamati ad avere un ruolo più importante nelle rotazioni, in cui cercherà di inserirsi anche il rookie Dejounte Murray.
IN: Joel Anthony (Detroit), Ryan Arcidiacono (Villanova), Davis Bertans (Baskonia), Dewayne Dedmon (Orlando), Bryn Forbes (Michigan State), Patricio Garino (George Washington), Pau Gasol (Chicago), Livio Jean-Charles (ASVEL Villeurbanne), Nicolas Laprovittola (Estudiantes), David Lee (Dallas), Dejounte Murray (University of Washington), Ryan Richards (Al-Ahli)
OUT: Matt Bonner, Rasual Butler (Minnesota), Boris Diaw (Utah), Tim Duncan, Boban Marjanovic (Detroit), Kevin Martin, Andre Miller, David West (Golden State)