Toronto Raptors Preview: la forza di una nazione

72 milioni di dollari in quattro anni. Tanto è arrivato ad offrire il Front Office degli Orlando Magic per assicurarsi la firma di uno dei migliori rim-protector della lega. Bismack Biyombo se ne va in Florida, la resistenza dei Raptors è flebile, anche perché l’obiettivo numero uno durante questa free-agency era un altro. Ed è costato diversi presidenti morti.

DeMar DeRozan è rimasto a Toronto previa apposizione della sua firma su un contratto che chiama per 139$ milioni per i prossimi 5 anni. Solo Mike Conley ha firmato un accordo più remunerativo, a testimonianza di quanto fosse importante tenere il leader tecnico della squadra. Nel frontcourt dei Raptors c’è da registrare anche la dipartita di Scola e il GM Ujiri potrebbe aver fatto un affare firmando Jared Sullinger a poco più di 5$ milioni per un anno.

A roster c’è già Patrick Patterson che apre il campo splendidamente ed è anche un giocatore più atletico dell’ex Boston. D’altro canto Sullinger è un giocatore molto tecnico, abile in post e discreto rimbalzista. Coach Casey ha già detto che sarà lui a partire in quintetto, perché le abilità di Patterson sono più spendibili a partita in corso.

Sullinger ha la possibilità di partire titolare in una squadra con ambizioni importanti. Se saprà ottemperare a questo ruolo allora il prossimo anno potrà bussare per un contratto più remunerativo che Ujiri sarà ben felice di offrirgli, altrimenti andrà per la sua strada e i Raptors potranno concentrarsi su altri obiettivi. Bel colpo Masai.

Intanto medita il colpaccio quello vero

Per il resto le novità più succulente arrivano dal draft. Con la scelta numero 9 i Raptors portano a casa il centro austriaco Jakob Poeltl, mentre con la 27 arriva Pascal Siakam. Quest’ultimo si candida prepotentemente ad essere una steal of the draft. Il prodotto di New Mexico State è un 2,06mx104kg con un apertura alare di oltre 220 centimetri e una rapidità negli scivolamenti laterali da far invidia alla maggior parte dei pro.

Difensivamente la sua reattività gli permette di cambiare contro tutti, e con un po’ di lavoro in palestra potrebbe anche non sentire tutta questa disparità fisica con i lunghi avversari. Può ancora migliorare nei pressi del ferro, così come nella meccanica di tiro. Ha chiuso la stagione da sophmore in doppia doppia di media (20+11), è un rimbalzista anche offensivo di livello incredibile, e tra i prospetti del draft è sicuramente uno dei più nba ready.

Meno pronto di lui è Poeltl che però ha dalla sua un corpo da pivot vecchio stampo unito ad una velocità di piedi ed una solidità dalla lunetta che lo rendono una costante minaccia nei pressi del ferro. Tuttavia i punti di domanda su questo ragazzo sono tanti. Il suo jumper non esiste (solo 4 tentativi nell’ultimo anno al college), la sua tenuta difensiva contro i pariruolo è discutibile e i cambi sul pick and roll possono comunque essere un problema nonostante una discreta reattività.

Solido rimbalzista ed efficiente giocatore in post (mani educatissime quando si tratta di trovare un compagno libero), la carriera di Poltl dipenderà molto dalla sua voglia di lavorare e dall’inserimento in un sistema che preveda la presenza di un lungo dominante. Essere la prima alternativa a Valanciunas può essere un buon inizio.

IL MERCATO 

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Pubblicato da
Paolo Stradaioli

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