LaMarcus Aldridge è diventato un argomento caldo nel mondo NBA da qualche giorno a questa parte a causa di una voce di mercato: secondo questa indiscrezione riportata da alcuni insiders, i San Antonio Spurs starebbero pensando di scambiarlo prima della trade deadline di febbraio.
Una notizia che ha lasciato di stucco in tanti, visto che Aldridge è arrivato non più tardi di un anno fa e ora è uno dei giocatori più importanti in campo e fuori dopo l’addio di Tim Duncan. L’ex lungo dei Portland Trail Blazers ha faticato all’inizio della passata stagione a inserirsi nei meccanismi dei neroargento ma nella seconda parte dell’annata è stato protagonista e trascinatore fino a raggiungere 67 vittorie in regular season, record di franchigia.
Secondo i ben informati, tuttavia i rapporti non sarebbero così distesi e la cosa sarebbe reciproca: Aldridge non vuole essere il secondo violino dietro a Kawhi Leonard, gli Spurs si aspettavano un impatto diverso e non vedono in LMA il perno su cui costruire un nuovo ciclo vincente.
In ogni caso è stato lo stesso Aldridge a fugare qualsiasi dubbio sulla vicenda intervenendo al The Jim Rome Show.
Sono felice a San Antonio: l’anno scorso abbiamo scritto una pagina di storia della franchigia, mi sono ambientato bene nell’organizzazione e mi sento importante. Sulle voci che sono uscite su di me di recente, cosa posso dire: le ho lette ma non so che farmene. Vivo tutti i giorni la realtà qui e non ho sentito nulla di tutto questo, né dai miei compagni con cui ho un ottimo rapporto né da coach Popovich con cui parlo ogni giorno. È contento di quello che sto facendo, mi sta chiedendo di essere più leader e di prendermi più responsabilità: abbiamo un dialogo quotidiano, penso che sia la chiave per crescere.