Lo ha tartassato di telefonate tutta l’estate per convincerlo a scegliere i Warriors. Lo ha difeso pubblicamente quando tutti gli davano addosso. Adesso, a pochi mesi dall’approdo di Kevin Durant nella Baia, Draymond Green torna a parlare del suo nuovo compagno di squadra, soffermandosi in particolare sul loro “neonato” rapporto di amicizia.
“Non riesco a ricordare il momento esatto in cui siamo diventati amici. In fondo quando l’amicizia è vera e genuina, è impossibile dirlo con precisione”.
Nel mezzo ci sono state le Olimpiadi a Rio, una medaglia d’oro vinta insieme, tante partite a carte e moltissime chiacchierate, tutte con un solo costante argomento: gli obiettivi per la nuova stagione.
“Più tempo passi con una persona, più il rapporto si rinforza. Penso che quest’estate siamo stati insieme qualcosa come 37 giorni. Ho semplicemente realizzato ‘mi piace quel ragazzo, è proprio come me’ “
Uno straordinario spirito competitivo e una smisurata voglia di vincere, la motivazione principale che ha portato l’ex stella dei Thunder a scegliere la California e l’armata guidata da Curry e Kerr. Ecco ciò che accomuna Kevin Durant e Draymond Green, due talenti smisurati – seppur in maniera molto diversa tra loro – pronti, insieme agli altri due fenomeni, a dominare l’NBA in lungo e in largo per le stagioni a venire.
Sembrano già lontanissimi i tempi di Oklahoma City, i compagni di squadra( che dal rapporto Durant-Green erano già rimasti molto infastiditi durante le finali di conference dello scorso anno) ormai dimenticati. Il futuro è nella Baia, insieme a Steph, Klay e al nuovo amico Draymond. Amico ieri( anche quando prendeva a calci i suoi avversari, compagni di squadra di Durant), amico oggi. E domani?
“Quando tra dieci anni le persone chiederanno a questo ragazzo chi è stato il suo migliore compagno di squadra, voglio che lui possa rispondere: Draymond Green“