Sono passati due anni (per l’esattezza due anni e quattro mesi), ma finalmente sembra essere arrivato il momento di Joel Embiid.
Domani notte i Philadelphia 76ers potranno finalmente gustarsi il centro sul quale avevano deciso di puntare forte nel giugno del 2014. Embiid infatti, dopo aver passato due anni tra infermerie, sale operatorie e centri di riabilitazione, è finalmente pronto a fare il suo esordio sul palcoscenico più prestigioso, dopo aver fatto intravedere un eccellente potenziale al college con la maglia di Kansas. Due anni di problemi a quel piede che sembrava maledetto, due anni di selfie e di post simpatici sui vari social network, ma di basket giocato, fin qui, nulla.
“Philadelphia lo amerà”. Parola di coach Brett Brown. Il potenziale c’è tutto, sia cestistico che soprattutto fisico, ora sta ad Embiid dimostrare di valere l’attesa durata ben 28 mesi.
“Come ero 3 anni fa, beh, non ha nulla a che vedere con come sono adesso. Il mio gioco è migliorato tantissimo: se vedete una partita di tre anni fa capirete che sono un giocatore completamente diverso ora.”
Nonostante tutte le difficoltà incontrate, l’adattamento all’ambiente NBA è andato bene, a detto dello stesso Embiid:
“Quando lasciai il college, non mi sentivo pronto per la vita in NBA. Ma da quando sono arrivato ai Sixers, il sostegno ricevuto da Sam Hinkie e dal suo staff è stato straordinario. Quando sento di essere aiutato e sostenuto, solitamente riesco a dare il meglio di me.”
È quello che sperano tutti i tifosi di Philadelphia.