This is why you play.
Una goccia di sudore, l’ennesima, la prima. Scricchiola il parquet, scricchiola l’asfalto: un bacio all’uno, una carezza all’altro.
Mente vuota, silenzio assordante.
Non c’è tifoso, telecamere spente: tutto inizia, tutto finisce, tutto qui, tutto ora.
Lavoro sulla sabbia, lavoro in palestra, corsa la mattina, ventimila arresti e tiro, insalata, fame.
Echeggia l’inno a stelle e strisce, si aggrappa ad ogni muscolo, adrenalina musicale.
Il blues nello split, il beat nel fadeaway, nota dopo nota, si scalda l’intensa orchestra a spicchi. Statistiche, statistiche, statistiche, arte: arte moderna e concettuale, arte classica, surreale.
Essere un’opera, crearla. Gorgheggia il vortice emozionale, un lancio nel vuoto pieno d’incertezze, insicurezze, di visi contorti, falli tecnici, di asciugamani sventolati.
Obiettivo immutabile. Obiettivo inimatibile.
Titolo, trofeo, storia, gli occhi d’un bambino, il soffio della memoria.
This is why we pray.
Ricomincia la notte scura illuminata a festa: cornici d’occhiaie e caffè, di garbage time e buzzerbeater.
Universo stellato di preghiere intense, litanie pagane.
Angeli, demoni, specialisti, sbruffoni.
Azzerati mondo, implodi resto: non conta nulla, non conta altro.
Bramosia d’attimi di mito, d’istanti di leggenda, di miseri epiloghi, d’ormoni impazziti.
La sirena strilla, la sirena strilla, la sirena strilla… La sirena sveglia.
Danza in loop il mio pensiero, ripropone gesti, tende all’infinito, si fa spazio tra retine: ciaff, ciuff, swish, cioff, onomatopee dialettali punteggiano il panorama.
L’attesa svanita, l’attesa assaporata.
La ricerca d’un particolare che cambi il presente, che cambi il passato, che cambi il futuro. Osserva.
Tre lettere ad evocare l’assoluto, a citare la perfezione: NBA.
Mostra senza quadri, fiume calmo, cielo sorridente.
Tutto sarà riempito, tutto sarà agitato, tutto sarà perturbato.
Tutto. Tutti.
This is why we stay.
Noi con voi.
Convivenza turbolenta, forzata dal destino.
Noi con voi.
Emulatori di strada, amanti moderni e datati, esperti e novizi.
Eccovi muse, eccovi arrivare.
Scivolate battendo le mani a terra.
Eccovi muse, la tela è vuota.
Dipingiamo.
Eccovi muse, il libro è vuoto.
Poetiamo.
This is why we play.
Gianmarco Pacione