Vista la situazione, il contesto e il fatto che fosse la prima gara stagionale, difficile chiedere di più agli Utah Jazz, rimasti in partita sino agli ultimi 4 minuti, mettendo anche il naso avanti in una gara in cui partivano fortemente rimaneggiati.
Le assenze di Hayward e Favors pesano, soprattutto in trasferta e soprattutto in un roster pieno zeppo di nuovi arrivi che hanno dato al meglio il loro contributo. Su tutti Joe Johnson, le cui lacune con l’età sono certamente aumentate, ma sempre in grado di mettere a referto 29 punti in 31 minuti tirando col 75% dal campo.
Una gara anomala (e non solo per l’ondata scatenata da Lillard), in cui George Hill, playmaker di gestione più che realizzatore, è stato “costretto” a prendersi 18 tiri: ecco, con il roster al completo, questi numeri cambieranno.
Esordio da titolare anche per Boris Diaw: 32 minuti, 2 punti e 3 rimbalzi. Di certo non la punta di diamante del vostro fanta NBA, ma il boxscore spesso mente. Per noi il vincitore morale non può che essere lui!