La domanda dal 4 luglio (il D-day dell’NBA arrivato con un mese di ritardo) ad oggi è stata sempre la stessa: cosa bisogna fare per battere Golden State?
E noi tutti, ingenui, non abbiamo pensato al modo più semplice per risolvere l’amletico dubbio: chiedere ai San Antonio Spurs. Una vera e propria lezione di basket quella dei texani, che dominano a domicilio Curry e compagni e vincono per 129 a 100 dopo aver condotto e dominato l’intero incontro.
La qualità della produzione offensiva degli speroni è la solita, oltre ad esserlo il roster nel quale, tolto Gasol (e David Lee, che qualche comparsa sul parquet da ex se l’è concessa), i volti sono sempre gli stessi: Aldridge, Parker, Ginobili, Mills… e soprattutto Leonard.
Partita di una bellezza imbarazzante per Kawhi che chiude con 35 punti (massimo in carriera per lui), 5 rimbalzi, 5 rubate e 15 su 15 ai liberi.
Una gara dominata su entrambi i lati del campo, ben supportato da un Aldridge da 26 punti e 14 rimbalzi (di cui 8 offensivi).