Finalmente Joel Embiid, dopo 2 anni di stop ai box causa infortunio al piede, ha potuto debuttare in NBA con la maglia dei Philadelphia 76ers. In questo lasso di tempo il centro camerunese, tuttavia, ha fatto parlare molto di sé, passando dai tweet “amorosi” rivolti alla famosa cantante Rihanna fino ad arrivare al curioso soprannome che si è auto-affibbiato poco tempo fa, vale a dire The Process.
Embiid è tornato a parlare proprio di quest’ultimo argomento, spiegando come è arrivato a questa bizzarra scelta e i relativi motivi:
Il soprannome ‘The Process’ non l’ho inventato io, ma sono stati i tifosi dei Philadelphia 76ers a crearlo. Mi è piaciuto molto quando l’ho sentito per la prima volta, per cui ho deciso di farlo mio e utilizzarlo come nickname personale. Lo ammetto, mi calza a pennello! Anche io, come Sam Hinkie, sono dovuto passare per un ‘processo’: ho subito due interventi chirurgici, ho perso mio fratello e ho pensato ad alcune situazioni alle quali dovevo evitare di pensare. Successivamente il mio percorso è passato attraverso la riabilitazione, che mi ha permesso di tornare sul campo e mi ha dato la possibilità di giocare nella NBA. Quale soprannome migliore poteva rappresentare queste vicissitudini se non ‘The Process’?