Dopo la sconfitta di sabato patita contro i San Antonio Spurs, i New Orleans Pelicans sono ancora fermi a quota 0 nella casella delle partite vinte in questo inizio di regular season. Il record di 0-3 sottolinea il fatto che quest’anno i Pelicans non sono sicuramente una buona squadra – nonostante la forma strepitosa di Anthony Davis, stella indiscussa della franchigia -, e l’ex-Indiana Pacers Solomon Hill ne è consapevole.
In effetti il roster, a parte The Brow, è alquanto rivedibile per quanto riguarda la quantità di talento offensivo a disposizione di coach Alvin Gentry. I rientri dai box della point guard Jrue Holiday e della combo guard Tyreke Evans potrebbero non bastare per invertire la tendenza.
Hill, schierato titolare da Gentry in questa prima parte di stagione nella posizione di small forward, ha candidamente dichiarato ai media che la squadra avrebbe bisogno di abbracciare un sistema di gioco più focalizzato sui principi difensivi:
La situazione è chiara. Prima avevamo in squadra nel settore esterni un giocatore come Eric Gordon, molto bravo a trovare la via del canestro in molte maniere diverse. Nel settore lunghi, invece, avevamo Ryan Anderson, uno dei migliori stretch-four della NBA. Ora, purtroppo, non li abbiamo più dalla nostra parte, per cui dobbiamo farci furbi. Nessun giocatore in questa squadra può diventare improvvisamente il Kobe Bryant di turno e risolvere magicamente i nostri problemi nella metà campo avversaria. Dobbiamo essere consapevoli dei nostri pregi e dei nostri difetti. Se abbiamo difficoltà in attacco, allora dovremo avere più voglia per recuperare un pallone vagante o essere più tosti in difesa. Non andremo da nessuna parte se continuiamo a giocare così.