Provano a fermarci giocando sporco, ma va bene così, non ci faremo condizionare.
Queste sono state le parole di Draymond Green al termine dell’incontro di questa notte tra i suoi Golden State Warriors e i Phoenix Suns, terminato con la vittoria di Durant e compagni per 106 a 100. Il prodotto di Michigan State, nelle interviste post partita, non ha perso l’occasione, come scritto sopra, di manifestare il suo disappunto per avversari che, secondo le sue parole, utilizzano troppo il contatto fisico per fermare e stancare i Warriors.
Pur non essendo stato coinvolto direttamente in episodi simili, almeno in questo inizio di stagione, il discorso di Green deve essere ricollegato ad alcuni episodi riguardanti suoi compagni come, ad esempio, la discussione tra Steph Curry e Brandon Knight durante il match di ieri sera.
Come si vede dal video, in seguito ad una tripla segnata dal numero 30, lo stesso Curry, rialzandosi dopo essere stato toccato da Knight, spinge a terra il giocatore di Phoenix, colpevole, secondo il prodotto di Davidson, di un fallo sul tiro non sanzionato dagli arbitri.
Allo stesso modo anche Kevin Durant, questa volta contro Lance Stephenson di New Orleans, è stato sanzionato con un fallo tecnico per aver spinto a terra il numero 5 reo, agli occhi del nuovo acquisto di Golden State, di essere stato troppo fisico nel difenderlo.
Proprio allo stesso Durant era stato chiesto se avesse notato un approccio più duro degli avversari contro i Warriors rispetto ai Thunder; ecco la sua risposta:
Non ho ancora sentito nulla del genere da nessuno, ma giocheranno sicuramente in maniera molto dura contro di noi. Lo abbiamo visto stanotte. La squadra ci ha messo pressione per cercare di farci perdere la concentrazione. Abbiamo continuato a muoverci e a muovere il pallone, abbiamo difeso bene e attaccato sia in contropiede che con ottimi passaggi. Si può parlare quanto vuoi, ma devi continuare a giocare in ogni caso