A breve potremmo cambiare il nome della rubrica in “Russell of the Night” al posto di game. Dopo il massimo in carriera di 44 tiri fatto registrare contro Phoenix, è stato un Westbrook più disciplinato e collaborativo quello sceso in campo contro i Lakers.
Come la più letale delle moltiplicazioni però, anche invertendo l’ordine dei fattori il prodotto non cambia. Tripla doppia era stata contro i Suns e tripla doppia è stata questa notte. 33 punti, 16 assist e 12 rimbalzi (con “soli” 21 tiri tentati a fronte delle decine di assistenze distribuite sul parquet).
Alla fine è arrivata anche la vittoria: 113-96, in una gara in cui i Thunder, dopo aver messo la testa avanti ad inizio secondo quarto, non si sono più voltati. I suoi compagni staran pensando:
Fino a quando arrivando W e soprattutto passaggi del genere…
In casa Lakers invece i ventenni (e i ventelli) in campo e a referto, sono due: Russell e Randle, aiutati in fase realizzativa dai 16 di Nick Young e davvero poco altro. Ingram ha giocato, nonostante la paura per la botta rimediata 3 giorni in partita: 21 minuti, 9 punti con 10 tiri. Contano il giusto (ossia, quasi nulla). “Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette” cantava De Gregori…