Ai Pacers, terminati i positivi anni della gestione Vogel, l’obiettivo era quello di ritrovare brillantezza offensiva (il vero tallone d’Achille degli anni di Finali di Conference) anche a costo di rinunciare in parte alla solidità di squadra a difesa del ferro.
Ecco, i 125 punti subiti questa notte in casa dei Bucks sono la parte deteriore di questo processo: Indiana sta lentamente vivendo questa fase di transizione e le difficoltà (almeno in parte) sembrano evidenti. Il -20 di plus/minus fatto registrare da Jeff Teague è il sintomo più chiaro di quanto questo processo sia ancora in fase di definizione. Il solo Paul George (ed anche i 15 punti di Myles Turner in 24 minuti) sono davvero troppo poco.
Certo, dover far fronte ad una roba del genere diventa complesso in valore assoluto.
Una finta sempre più credibile nonostante lo 0/2 dalla lunga distanza. Alla fine per Giannis Antetokoumpo sono 27 punti, 9 assist e 7 rimbalzi in 34 minuti. Sempre più maturo e sempre più decisivo. Poi, appena indossa gli stivali delle 7 leghe (cioè sempre..) succedono cose di questo genere.
Gli basta un passo soltanto per completare il terzo tempo partendo da metà campo. Buon decollo Giannis!
P.S. La partita è finita 125 a 107 in favore dei Bucks e 27 punti (con 8 rimbalzi) sono anche quelli messi a referto da Jabari Parker, in una gara che Milwaukee ha condotto con tranquillità per tutto il secondo tempo.
P.S. 2. La quinta partita della notte è stata quella vinta da Orlando contro Sacramento: 102 a 94 in favore della squadra della Florida, guidata da 29 di Fournier. Solito losing affort di Cousins, che chiude il match con 33 punti, 7 rimbalzi e una sconfitta in più. Volevate un’altra scheda? Meglio un P.S., va…