Che Los Angeles – sponda gialloviola – stia tornando sulla mappa NBA? I nuovi Lakers di coach Luke Walton sono partiti con tre vittorie in sei partite: dopo le due blasonate affermazioni su Houston Rockets e Atlanta Hawks, la scorsa notte è arrivato l’inaspettato trionfo (117-97) sui Golden State Warriors di Steph Curry, Kevin Durant e Draymond Green. Proprio Green, al termine della partita, ha voluto condividere con Bleacher Report le proprie impressioni sui Lakers edizione 2016-2017.
AFFAMATI
Queste le parole dell’ala grande dei Warriors:
Non sono più scarsi. Sono affamati. Il loro livello di gioco cresce a vista d’occhio, di partita in partita.
Una bella investitura, da parte di uno dei giocatori cardine della squadra favorita per il primo posto nella Western Conference. I giovani Lakers, in effetti, stanno mettendo in mostra i sintomi di una crescita evidente. D’Angelo Russell-Julius Randle (rispettivamente 17 e 20 punti contro i Warriors), in particolare, danno finalmente l’impressione di essere un duo di effettive pietre angolari su cui costruire il futuro gialloviola.
Ancora è presto per etichettare i Lakers come squadra competitiva, considerando la bassissima età media di molti elementi chiave della squadra (20 anni Russell, 22 Randle, 24 Jordan Clarkson) e l’inevitabile scoglio inesperienza cui andranno incontro nel proseguo della stagione. Se il buongiorno si vede dal mattino, però, quella gialloviola sembra poter essere una bella mattinata NBA.
Si sta addensando qualche nuvola, invece, sulla Baia di San Francisco-Oakland. 2 sconfitte in 6 partite, quando ti chiami Golden State Warriors e hai in squadra Steph Curry, Kevin Durant e Draymond Green, rischiano già di essere troppe.
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