La sorpresa della notte è quella che arriva dallo Staples Center (quando ormai sta quasi diventato giorno qui da noi). I Lakers battono Golden State per 117 a 97 dominando l’incontro dall’inizio alla fine, senza che gli Warriors siano riusciti nell’arco di tutta la gara a passare una singola volta in vantaggio.
Per Golden State è la seconda battuta d’arresto stagionale dopo quella all’esordio contro San Antonio e più in generale l’ennesimo sintomo di come di cose da mettere a posto ce ne siano ancora molte. Quello che preoccupa è soprattutto la difesa, che concede 117 punti anche questa volta e che più in generale non riesce ad avere quell’intensità sul perimetro tale da compensare la carenza di centimetri e peso nei pressi del ferro.
Certo, non sempre succederà che Steph Curry chiuda la partita con 0/10 da tre punti: dopo 157 partite consecutive, si chiude così la striscia più lunga della storia NBA di gare con almeno una tripla mandata a bersaglio. Non di certo il primo a sbagliare così tanto dall’arco…
Alla pessima prestazione balistica partecipa anche Klay Thompson, col suo 4/18 dal campo che a stento gli ha permesso di raggiungere la doppia cifra. Chi invece continua a portare (alle volte invano) il suo contributo in fase realizzativa è KD: 27 punti con 10/16 al tiro (ma il suo plus/minus è il peggiore di tutto il quintetto) e 70esima gara consecutiva con almeno 20 punti. Un record che basta a battere Michael Jordan, purtroppo per lui non gli agguerriti Lakers di questa notte.