Dopo l’aggiunta di Al Horford ad una squadra che veniva da un 2015-16 da 48 vittorie in regular season, i Boston Celtics avevano iniziato la stagione con aspettative molto più alte rispetto a quelle degli ultimi anni.
Fino a questo momento, però, la franchigia del Masachusetts è stata al di sotto delle previsioni, perdendo 3 delle prime 6 partite giocate ed arrivando, dopo stanotte, ad un differenziale tra punti segnati e subiti di -1.7.
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Dopo la sconfitta interna subita per mano dei Denver Nuggets, il leader della squadra Isaiah Thomas ha parlato con i media della possibilità che i biancoverdi si siano sopravvalutati:
“Probabilmente non siamo forti quanto pensavamo di essere“- ha detto il #4 ad Adam Himmelsbach del The Boston Globe. “Quando non siamo sotto pressione, e magari entriamo in una partita da favoriti, non siamo assolutamente una grande squadra“.
Thomas potrebbe avere ragione, ma nell’equazione c’è da considerare anche il ruolo che hanno svolto gli infortuni, non proprio marginale: Kelly Olynyk, Jae Crowder e Al Horford hanno tutti già saltato almeno una partita dall’inizio della regular season, costringendo Brad Stevens a sperimentare rotazioni non previste fino a un mese fa.
Il vero problema, però, apparirebbe essere la difesa dei Celtics, punto forte negli anni passati, ma che prima della partita di stanotte era solo 29esima per efficienza all’interno della lega. La mancanza di protezione del ferro ha permesso a Danilo Gallinari ed Emmanuel Mudiay di fare più o meno quello che volevano in attacco, e anche di questo ha parlato Thomas con la stampa:
“La gente ha parlato di come probabilmente siamo la squadra più ‘piccola’ della lega. Quel che è sicuro è che stiamo giocando come se lo fossimo“.