Sono ben 11 le partite che si sono giocate questa notte in NBA. Nelle prossime schede non parleremo di 5 di queste.
Non parleremo della vittoria dei New York Knicks nel derby contro i Brooklyn Nets per 110-96, in un match che ha visto i Nets condurre a lungo prima di sciogliersi come neve al sole nel quarto periodo. 21 punti ciascuno per Lopez ed Hamilton da una parte, dall’altra Porzingis ne mette 21 con 8 rimbalzi (4/8 da tre) e Melo ne aggiunge 22, alla sua maniera come al solito:
Non parleremo della quarta vittoria consecutiva dei sempre più sorprendenti Charlotte Hornets, che con il record di 6-1 si portano in vetta alla Eastern Conference insieme ai Cleveland Cavaliers. A farne le spese, questa volta, sono stati gli Utah Jazz, che dopo aver tenuto in mano il pallino del gioco per oltre tre quarti hanno dovuto lasciare il passo agli Hornets nell’ultimo periodo. Il nostro Marco Belinelli fa registrare il miglior +/- della squadra (+13) e con 13 punti va ad aggiungere un prezioso contributo alla buona prestazione generale di tutta Charlotte (Walker 21 punti, Williams 19, Kaminsky 13, Zeller 12, Hawes 11). Per quanto riguarda i Jazz, orfani di un acciaccato George Hill, ancora sugli scudi un Hayward da 29 punti e 7 rimbalzi, con Hood che ne aggiunge 20 e Favors che fa registrare una doppia doppia da 16+10.
Non parleremo del fatto che siano serviti 76 punti complessivi dei Big Three per permettere ai Minnesota Timberwolves di espugnare l’Amway Center degli Orlando Magic per 123-107. Mattatore di serata Zach Lavine (37 punti con 7/9 da oltre l’arco), ma anche Wiggins (29+4+6) e Towns (20+11) hanno dato il loro prezioso contributo. Da segnalare poi un ottimo Gorgui Dieng, che con 12 punti, 11 rimbalzi e 7 assist non è andato lontano dalla tripla doppia. Per i Magic, che non sono stati in vantaggio nemmeno per un attimo, 24 con 14 rimbalzi per Nikola Vucevic.
Due giocate di Dieng e Lavine che si lasciano guardare:
Non parleremo nemmeno della settima sconfitta su 7 gare dei Philadelphia 76ers, che nonostante i numerosi miglioramenti fatti rispetto alle passate stagioni non riescono comunque ad evitare di perdere. Anche in casa degli Indiana Pacers i ragazzi di Brett Brown, senza Joel Embiid, se la giocano alla pari trovandosi avanti a pochi minuti dalla fine, fino a quando Paul George (28 punti per lui) non decide di mandare la gara all’overtime:
Nel supplementare non c’è storia, con la coppia George-Teague (30 punti e 9 assist per l’ex Atlanta) che non lascia spazio alle speranze di vittoria ospiti.
Non parleremo, infine, della sofferta ma preziosa vittoria casalinga dei Phoenix Suns, che hanno la meglio contro dei Detroit Pistons alla seconda sconfitta consecutiva. I principali artefici del 107-100 sono Bledsoe (migliore in campo, 21 punti-11 rimbalzi-8 assist e un’oculata gestione dei possessi offensivi nel finale), Warren (18 punti), Dudley (19) e Alex Len (16 a cui si aggiungono 14 rimbalzi). Per i ragazzi di Van Gundy miglior marcatore di serata Kentavious Caldwell-Pope con 27 punti, 18 con 14 rimbalzi per Drummond.