Nel derby più texano che ci sia, almeno in NBA, i San Antonio Spurs vincono in casa degli Houston Rockets per 106 a 100 e mantengono l’imbattibilità fuori casa con 5 vittorie all’attivo condite da uno scarto medio di 12 punti.
Certo, le motivazioni degli Spurs potevano essere sicuramente più forti data la sconfitta subita in casa lo scorso mercoledì, proprio contro i Rockets, ma ciò che ha fatto la differenza è stata la presenza di Tony Parker, costretto a saltare 3 partite di fila in questo inizio di Novembre, dimostrando con la sua assenza quanto sia importante per questa squadra. Dopotutto è lo stesso coach Pop a dirlo:
“Lui ci permette di essere organizzati in campo, è colui che ci tiene equilibrio ed averlo oggi è sicuramente stato un grande aiuto”.
Per il francese sono 16 i punti messi a referto, lo stesso bottino di LaMarcus Aldridge a cui aggiunge però anche 10 rimbalzi, e 4 in meno dei punti di Kawhi Leonard.
Dall’altra parte invece si è visto il solito, fantastico, James Harden che ha collezionato l’ennesima tripla doppia: 25 punti, 13 assist e 11 rimbalzi (7 palle perse), unico giocatore nella storia (insieme ad Elvin Hayes) della franchigia a registrare due triple doppie consecutive.
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I Rockets, con 2 minuti sul cronometro, avevano cercato di rientrare in partita con la tripla di Eric Gordon (27 punti per lui) che aveva permesso allo scarto di assottigliarsi sul -4, ma non c’è stato niente da fare contro i più esperti della lega. Chiave del match, per i padroni di casa usciti sconfitti da questo derby texano, è stata la brutta prestazione dalla lunga distanza (32%), soprattutto se i tiri tentati dall’arco sono 47.