Freeky Fryes per tutti alla Quicken Loans Arena durante l’Opening game di questa notte. Precisamente 20 freeky-points, di cui 18 dalla lunga distanza, quelli messi a segno da Channing Frye, migliore marcatore per i Cleveland Cavs.
Gli Hornets ronzano molto in casa dei campioni in carica, senza però riuscire a pungere. L’inizio di gara è tutto amaranto-oro, con Love a farla da padrone (15 nella prima frazione per lui) e Dunleavy titolare al posto di Jr Smith, seduto sul pino in borghese e non a torso nudo (e anche questa è una notizia). Sin dai primi minuti, Coach Lue palesa la propria intenzione di sfruttare il match casalingo per centellinare le energie dei propri Big. Spazio quindi anche per Felder e McRae, che senza brillare dimostrano comunque di saper tenere il campo.
Dopo il primo parziale di 32-22 pro Cavs, si iscrivono alla partita anche gli Hornets, grazie ad un Beli da 3 triple consecutive ed un Kidd-Gilchrist costretto a fare gli straordinari in difesa su Lebron. Cleveland dà l’impressione di giocare col freno a mano tirato per tutto il secondo e terzo quarto; James su tutti è il primo a non spingere sull’acceleratore, sebbene riesca a trovare nel frattempo anche giocate difensive come questa:
Il Re inizia così l’ultimo quarto con appena 8 punti e 3 assistenze a referto (ci sono notizie peggiori per gli avversari?). Basta quindi uno sprint corale dei Cavs per portarsi sul confortevole +9, senza aver bisogno d’appellarsi ai servigi di Irving e Love (26 minuti di utilizzo ciascuno in questa gara). Il sigillo sui tentativi Hornets di ribaltare il risultato lo mette un Channing Frye come preannunciato velenoso dalla distanza e questa tripla fuori ritmo del solito Lebron (726esima partita in doppia cifra consecutiva per lui, che chiuderà con 19 pt).