Soltanto 12 mesi fa, con una situazione tecnica ai limiti dello sbando e il licenziamento di David Blatt ormai prossimo, Lebron James parlava della mancanza di coesione e cattiveria agonistica che caratterizzava i suoi Cavs, sopratutto se paragonati agli allora campioni in carica dei Golden State Warriors.
“Abbiamo perso le Finals. Le abbiamo perse. E adesso che dovremmo andare a caccia del riscatto, sembriamo averne meno voglia della squadra che ci ha battuto a Giugno“. Queste le parole di Lebron all’inizio della scorsa regular season.
Adesso, però, dopo aver strappato il titolo proprio ai Golden State Warriors e aver iniziato la stagione in modalità ‘rullo compressore’ (8-1 il record al momento), Cleveland si trova sull’altra faccia della medaglia.
“Potenzialmente non abbiamo limiti“- ha detto coach Tyronn Lue al The Vertical. “Con tutto il talento che abbiamo in squadra, gli ottimi tiratori, i giocatori forti in isolamento, possiamo davvero diventare una grande squadra. I ragazzi sanno che è così, e questo dovrebbe essere abbastanza ‘spaventoso’ (per gli avversari, ndr)”.
Sulla falsa riga del proprio allenatore anche Lebron stesso, il quale, dopo aver appunto criticato duramente i suoi nel tempo, è uscito allo scoperto sul potenziale della squadra:
“Siamo molto concentrati e determinati a vincere. Non abbiamo perso motivazioni, vogliamo continuare a essere la squadra da battere. Giocare insieme per noi è diventato un piacere, ci divertiamo quando scendiamo in campo. Vogliamo continuare a migliorare, ogni giorno. ‘Our goal is greatness‘“. Non dovrebbero servire traduzioni.