Subirne 37, rispondere con 41. Questi sono i Golden State Warriors che conosciamo tutti. Nella vittoria esterna sul campo di Milwaukee i vice-campioni NBA hanno chiuso il primo quarto con 37 punti subiti, a cui hanno però risposto nel secondo periodo con i 41 appena citati. Nel risultato finale di 124 a 121 c’è tutta la spiegazione di un match che per i primi 24 minuti di gioco ha visto i Bucks giocarsela alla pari, sempre in vantaggio (seppur esiguo) su Curry & co. Nel secondo tempo, però, la franchigia della baia ha “deciso” di dover prendere una distanza di sicurezza per poter addormentare, se così si può dire per una squadra ad alto coefficiente di spettacolarizzazione, la partita fino alla sirena finale. Piano fallito, i Bucks sono arrivati fino al -2 a 10 secondi dal termine con la possibilità di pareggiare o addirittura poter vincere la partita. Poi è successo questo:
Il trio delle meraviglie Curry/Thompson/Durant chiude il match con 82 punti combinati dividendosi i compiti: se Durant “dice” 33 (25 dei quali nel primo tempo) conditi da 5 rimbalzi e 6 assist, Klay Thompson non è da meno con i suoi 29 punti (25 nel secondo tempo) e ottima prestazione dall’arco. Steph Curry fatica (1/11 da tre) ma chiude comunque con un bottino da 20 punti.
Per i Bucks ottima prestazione del duo Antetokounmpo & Parker che si dividono 58 punti (30 per il primo, 28 per il secondo) in questa serata dove la vittoria poteva essere a portata di mano.