La felicità di non essere più solo, ma continuare a fare ciò che si faceva in solitudine. Questa è la vera forza di Anthony Davis che, restituitogli un Jrue Holiday in più (aveva saltato pre-season ed inizio di stagione a causa della malattia della compagna che lo ha impegnato fuori dal parquet), ora si può permettere di vincere le partite continuando a fare ciò che faceva prima: il fenomeno. A subirne i danni, questa volta, gli Charlotte Hornets.
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Mettiamola così, vincere dopo un tempo supplementare per 121 a 116 tra le mura di casa dovendo recuperare 10+ punti di svantaggio ad inizio quarto periodo ha reso la partita tutt’altro che noiosa. Se poi il già citatissimo Anthony Davis si permette di:
-pareggiare il match a 18 secondi dal termine dei tempi regolamentari
-sfoderare il tap-in decisivo che dà il vantaggio nel tempo supplementare, mantenuto fino a fine partita
-spuntare tra gli obiettivi stagionali la voce “segnato per 9 volte 30+ punti nelle prime 14 partite”
-segnare 11 degli ultimi 16 punti dei Pelicans in questa partita
allora hai visto una partita vera, ed un protagonista verissimo.
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Per gli Hornets sono stati inutili i 25 punti del solito Kemba Walker, mentre è piacevolissima la sorpresa di un Marco Belinelli formato Rocky con 22 punti a tabellino (7/9 da tre!) a cui si sono aggiunti 10 rimbalzi e 5 assist.