Knicks, il pazzo esordio di Plumlee in NBA

Quella che state per leggere potrebbe essere tranquillamente la trama di una di quelle iconiche pellicole hollywoodiane anni ’90 ambientate a New York, se non fosse che di cinematografico non c’è però un bel niente dato che è tutto realmente accaduto, domenica scorsa, con un protagonista d’eccezione: Marshall Plumlee.

Plumlee avrebbe dovuto giocare, appunto domenica, in D-League con la squadra newyorkese dei Westchester Knicks. A scombussolare però la giornata e tutto il suo programma ci ha pensato una chiamata inaspettata:

Ehi Marshall, Joakim è out. Abbiamo bisogno di te. Ti aspettiamo al Madison. Muoviti!

Dall’altra parte della cornetta, un funzionario dei New York Knicks lo stava avvertendo dell’improvviso forfait di Noah e della necessità di sostituirlo con un altro centro: Plumlee, appunto!

Il lungo, che vive a nord della città, non si è fatto pregare e in tutta fretta ha preso il primo treno espresso per Gran Central. Appena giunto all’uscita tra la 42esima strada e Lexington Avenue è saltato a bordo del primo taxi direzione Madison Square Garden.

La Grande Mela è però la Grande Mela e il suo traffico non perdona nessuno, nemmeno chi si sta dirigendo di gran carriera a fare il suo esordio nella NBA!

Dopo aver offerto al tassista 60 dollari per attraversare con il semaforo rosso e con il tempo ormai agli sgoccioli, per Plumlee era il momento di prendere una decisione estrema: saluto il taxista, Marshall è sceso giù dall’auto ed ha iniziato a correre come un forsennato per la città, sperando di giungere in tempo al Palazzo.

Ho corso per le vie di New York! Appena arrivato mi hanno chiesto se avessi avuto bisogno di fare riscaldamento. Gli ho risposto di no, dato che avevo già corso fin lì

Per Plumlee, arrivato a metà primo quarto, lo sforzo è valso però l’indimenticabile debutto nella National Basketball League: per lui 5 minuti e 37 secondi ed un rimbalzo a referto nella vittoria dei Knicks sugli Hawks.

E’ stato pazzesco. Penso che potrò scrivere un libro su tutto ciò.

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Pubblicato da
Fabio Massoli

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