E’ una sconfitta che brucia in casa Chicago Bulls quella maturata negli ultimi secondi di partita contro i Denver Nuggets (110-107), specie se si prendono in considerazione gli 11 punti di vantaggio a fine 1° quarto e le scelte fatte per gli ultimi possessi.
Coach Fred Hoiberg non ha perso tempo e nell’immediato post partita si è addossato tutte le responsabilità per la tattica attuata negli ultimi decisivi secondi del 4° quarto che però non ha portato alla 10° vittoria stagionale.
Chi prende però le distanze dalle sue dichiarazioni è Jimmy Butler, autore di un’altra prova da applausi (35 pts, 8 reb, 5 ast) e sempre più leader dei Bulls, il quale non crede affatto che l’unico imputato per la sconfitta sia il suo coach:
Non credo affatto che la colpa sia la sua. Lui ci ha messo nelle condizioni di vincere la partita. Siamo noi invece che durante la gara a volte non abbiamo fatto quello che dovevamo fare.
L’azione incriminata è la rimessa, sul 109-107 Denver, che ha portato Isaiah Canaan ad un maldestro tentativo di buzzer beater dal perimetro. Come spiegato da Hoiberg il pallone sarebbe dovuto finire sulle mani di Butler, o in alternativa di Wade, salvo poi invece finire, complice la difesa dei Nuggets, a Canaan.
I Chicago Bulls (9-5) torneranno in campo venerdì notte in casa dei Philadelphia 76ers.