Ben undici punti realizzati (dei 21 totali) negli ultimi 3 minuti di gioco han permesso ai Memphis Grizzlies di lasciare Miami con una vittoria, complicata e sudata, e a vendicarsi della sconfitta subita poco meno di 24 ore prima.
Questo è “mr.clutch” Michael Conley, il segreto della W di stanotte anche come confermato dalle parole dello sconfitto: “Se non viene nominato All-Star è un crimine…” ha detto coach Spoelstra. Ma non c’è solo il play a prendersi tutti i complimenti di giornata.
Già perchè Marc Gasol si è preso in carico anche i punti dell’assente Zach Randolph, ed il referto di fine partita lo dimostra: 28 punti dal campo (11/16), 6 assist e 3 rimbalzi, ma soprattutto la solita presenza catalizzatrice in centro-area.
Per Miami, invece, l’undicesima sconfitta stagionale spinge sempre più in basso l’umore dei tifosi e di un team che prova, a volte goffamente, a risollevarsi in una eastern conference che può sempre regalare, fino all’ultimo, qualche posto “extramerito” per i playoffs. Ed in una serata così non poteva mancare la sorpresa di vedersi un Dion Waiters in formato season-high (28 punti). Troppo pochi per battere questi Grizzlies.
[embedcontent src=”twitter” url=”https://twitter.com/NBA/status/802716761581752320″]