Dimenticate tutto quello che è accaduto nei due over time della partita tra Clippers e Nets di stanotte – i californiani non si sarebbero mai dovuti trovare ai supplementari contro Brooklyn. O almeno, non ci si sarebbero dovuti trovare dopo aver iniziato la stagione in maniera così roboante.
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Il centro titolare della squadra, DeAndre Jordan, si è sfogato con la stampa dopo la sconfitta per 127-122, accusando i suoi compagni (e sè stesso) di specchiarsi troppo in quanto di buono fatto fino a questo momento:
“Penso che stiamo rovinando tutto” – ha detto Jordan ai microfoni di ESPN. “Stiamo mandando tutto a p*****e. Siamo stati al primo posto della Western Conference per qualche settimana, ma questo non significa assolutamente niente. Non abbiamo ancora fatto niente di buono.
Abbiamo pensato che vincere 7-8 partite di fila ci rendesse automaticamente una delle due squadre più forti della Conference, e quindi abbiamo dato per scontate delle partite che poi abbiamo perso. Dobbiamo tornare subito a lavoro e avere più rispetto per il resto della lega“.
Effettivamente, la squadra di Los Angeles aveva cominciato la settimana con un record di 14 vittorie e solamente 2 sconfitte, salvo poi tornare sulla terra dopo aver perso consecutivamente contro Indiana, Detroit e infine Brooklyn (tutte squadre sotto al 50% di vittorie e con giocatori chiave come George, R. Jackson e Lin infortunati).
Ed ecco che il primo posto nella Conference si è prontamente tramutato in terzo, lasciando le due posizioni di vertice a Golden State Warriors e San Antonio Spurs.