Categorie: Risultati NBA

Warriors “incazzati” e vincenti, Wiggins-KAT battono Charlotte

Sono 9 le partite giocate nella notte tra sabato e domenica 4 dicembre: poche le sorprese ma molte emozioni e curiosità, come sempre quanto si tratta di pallacanestro NBA.

Non parleremo di Brooklyn Nets vs Milwaukee Bucks, conclusasi col punteggio di 103 a 112. Partita a tratti divertente, con i padroni di casa fieri vincitori del referto finale (4a vittoria in fila), con un Giannis Antetokounmpo sempre sugli scudi: 16 punti, 10 rimbalzi, 6 assist e 5 stoppate. La vittoria dei Bucks, però, arriva da un gioco di squadra che permette a 6 giocatori di concludere il match in doppia cifra nella voce “punti segnati”. Per gli sconfitti, i Nets, si tratta dell’ennesima Lose in trasferta: nulla ha potuto Bojan Bogdanovic (24 punti).

Non parleremo di Boston Celtics vs Philadelphia 76ers, partita conclusa al cardiopalma con la vittoria dei Celtics per 107 a 106. Mattatore della serata è Isaiah Thomas che ha realizzato 13 dei suoi 37 punti nell’ultimo quarto, quando i Philadelphia 76ers prima accumulano svantaggio (98-91 a 3 minuti dal termine) e poi recuperano, con un Saric in formato superstar (21 punti e 12 rimbalzi in una serata priva di Embiid), impattando il risultato sul 100-100 a 30 secondi dalla sirena. Ma, come già detto, dall’altra parte c’è un grande giocatore: Thomas si sbarazza della difesa avversaria e va a segnare due punti facili che spezzano la convinzione di Phila. Game, set and match.

Arrivano i Lakers in casa dei Grizzlies, privi di Vince Carter, Zach Randolph e del solito Mike Conley. Questo bollettino di guerra non fa presagire nulla di buono per Memphis, ma quando hai giocatori in grado di vivere una di quelle “Hollywoodian Night” tutto viene dimenticato in fretta. Troy Daniels si trasforma in super-eroe nella vittoria dei Grizzlies per 103 a 100, grazie (soprattutto) ai suoi 31 punti conditi da 4 assist e una grande efficienza (6/12) dalla lunga distanza. Marc Gasol e Green coadiuvano il prodotto di Virginia, aggiungendo 19 e 16 punti rispettivamente.

Dall’altra parte, sponda Lakers, continua a vivere un momento magico Lou Williams che dalla panchina ne realizza 40 con 20 tentativi (e 14 liberi). Ma i gialloviola sono questo e poco altro.

Non parleremo di un altro match potenzialmente molto interessante, ma che si è concluso troppo presto ancorché con un risultato a sorpresa: i Dallas Mavericks sono riusciti a vincere, ed a convincere, per la quarta volta dall’inizio della stagione. Merito anche degli avversari, quei Chicago Bulls sempre in svantaggio dalla palla a 2 e iper-incapaci di immettersi nella giusta carreggiata. Sarà stata una sconfitta fisiologica (ieri notte hanno battuto i campioni NBA a Chicago), certo, ma i Bulls della scorsa notte hanno regalato veramente un brutto spettacolo ai tifosi al seguito. Curiosità statistica della notte:

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Non andremo ad approfondire la sconfitta di Denver in casa degli Utah Jazz per 98 a 105, con un Danilo Gallinari ancora una volta sembrato un po’ troppo sottotono, così come il resto dei Nuggets di coach Michael Malone (note di merito per Barton & Chandler, 20 punti a testa). Sono 12 i punti per l’italiano con 5 rimbalzi e un assist.

Partita che cambia direzione fin dall’inizio del secondo tempo con gli Utah Jazz capaci di prendere il largo grazie al suo giocatore migliore: quel Gordon Hayward in grado di realizzare 21 dei suoi 32 punti nel solo terzo periodo di gioco. E’ lui che spacca la partita, è lui che crea quel vantaggio incolmabile che viene protetto fino alla sirena finale.

Una partita che si doveva promettere equilibrata, e così è stata fino alla fine. I Portland Trail Blazers conquistano la loro undicesima vittoria stagione sconfiggendo i Miami Heat col risultato di 99 a 92. Per Damian Lillard 19 punti, 6 assist e 4 rimbalzi, a cui si aggiungono i 17 di McCollum e Harkless.

Dall’altra parte, gli Heat hanno potuto godere di un Whiteside da 28 punti e 16 rimbalzi e di un Goran Dragic che ha sfiorato la tripla doppia (18, 9 rimbalzi e 8 assist), ma non hanno saputo mantenere il sangue freddo “down the stretch“.

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Non parleremo di…

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Pubblicato da
Michele Ipprio

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