Credits to: Fox Sports via Google
Stats per game – 24.3 pts, 6.0 reb, 3.0 ast, 45.3 fg%, 38.6 3p%
Le mani più grandi del West si sono definitivamente prese gli Spurs. Kawhi è finalmente diventato maturo, leader in campo, dove già dall’anno scorso era il primo riferimento offensivo, e anche fuori, ora che Duncan si è ritirato. I 24 punti di media a partita sono il massimo in carriera, in costante miglioramento dall’anno in cui ha ottenuto il primo contratto da professionista, così come i quasi 18 tiri presi a partita. La percentuale dal campo, invece, è la peggiore mai fatta registrare in carriera, segno di come anche gli avversari siano sempre più consapevoli dell’impatto che Kawhi può avere su entrambe le metà del parquet. Difensivamente è il solito totem, con quelle mani infinite che finiscono sempre per disturbare una ricezione, un tiro o un passaggio. L’avversario di turno che finisce sotto la “protezione” di Leonard finisce inevitabilmente silenziato o, perlomeno, limitato dalla grande intensità difensiva con cui lo Sperone si applica ogni volta che allaccia le scarpe. La gestione scientifica che Pop applica ai suoi giocatori può sicuramente mettere dei limiti alla candidatura ad MVP nonostante il basket sublime che stia giocando. Quando si arriverà nella fase a ridosso dei playoff, con le posizioni della Conference ormai delineate, coach Popovich inizierà a gestire i minuti delle sue superstar in maniera ancora più parsimoniosa frenandolo nella corsa al premio individuale più ambito.