3. Anthony Bennett – Draft 2013
Tempi recenti. Il Draft 2013 è quasi all’unanimità considerato come una delle lotterie più povere di sempre. I pochi giocatori veramente meritevoli sono esplosi col tempo, dopo aver passato in sordina le prime stagioni nella lega (C.J. McCollum e Giannis Antetokounmpo), insieme a qualche elemento valido (Oladipo, Caldwell-Pope, Gobert). Forse questa è l’unica giustificazione all’incredibile abbaglio preso dai Cleveland Cavaliers. Due anni prima i Cavs avevano pescato molto bene, scegliendo, sempre alla numero uno, Kyrie Irving. Anthony Bennett saliva agli onori della cronaca dopo stagioni particolarmente ispirate giocate a University of Las Vegas, caratterizzate da una particolare efficienza a canestro e un dominio incontrastato sotto i tabelloni, oltre che un impressionante 37.5% dall’arco. Primo canadese ad essere chiamato con la prima scelta assoluta, Bennett non ha mai superato i 5 punti di media, non ha mai avuto alcun impatto sulla realtà cestistica statunitense finendo prima a Minnesota (nella trade per Love), poi a Toronto. L’ultima chiamata per lui è arrivata da Brooklyn: ai Nets forse potrà finalmente trovare un ambiente privo di pressioni (squadra senza particolari ambizioni). Anche perché ormai che non sia un giocatore da prima chiamata al draft lo ha ampiamente dimostrato, malgrado la pochezza del 2013 potesse far pensare il contrario.