Dall’inizio della sua prima stagione con la maglia dei Golden State Warriors, Kevin Durant sta viaggiando ad una media di 27 punti con soli 16.9 tiri presi a partita, con le migliori statistiche della sua carriera per quanto riguarda rimbalzi (8.46), rubate (1.48) e stoppate (1.76).
“Kevin sta giocando anche meglio del previsto” – ha detto l’assistant coach dei Warriors Bruce Fraser. “Potrebbe tranquillamente scendere in campo e fare 50 punti tutte le sere. Ne sarebbe in grado, il suo talento è veramente sconfinato. E se facesse 50 punti a partita, nessuno in squadra avrebbe qualcosa da ridire.
I ragazzi stanno cercando di passargli la palla più spesso possibile, la chimica di squadra si sta costruendo benissimo“.
“Me ne sto rendendo conto in queste prime settimane della stagione” – ha aggiunto KD. “Se mi prendo 15-16 tiri a partita, almeno 13 di questi devono essere buoni tiri, ad alta percentuale. I restanti 2-3 possono essere fade away in isolamento o triple dal palleggio, ma la maggior parte delle conclusioni deve andare a segno facilmente.
Il nostro attacco è molto legato a degli equilibri particolari, e a meno di essere in una serata particolare come quella di Klay l’altro giorno (quando ne ha messi 60, ndr), i singoli giocatori non possono permettersi di monopolizzare la palla per una frazione troppo ampia della partita“.
La situazione e le responsabilità di Durant sono certamente cambiate molto dai tempi di Oklahoma City.