DeMar DeRozan e Kyle Lowry, Kyle Lowry e DeMar DeRozan: girala come vuoi, ma la dicotomia che porta in alto i Toronto Raptors è sempre quella. La coppia di guardie è stata protagonista anche nell’ultima vittoria dei canadesi sui Minnesota Timberwolves per 124-110 con 52 punti combinati: 27 per il numero 10, 25 per il numero 7.
Curioso l’episodio occorso in conferenza stampa con un “batti e ribatti” tra le due stelle dei We The North, con DeRozan e Lowry a disquisire su chi avesse preso i tiri peggiori in partita.
DD: Le triple da lontanissimo di Kyle? Beh per me quelli non sono buoni tiri.
KL: Se dobbiamo analizzare, qualsiasi tiro prendi tu è un brutto tiro.
DD: Diciamo allora che sono stati fortunati.
KL: Che cosa? Non starai mica parlando di me?
DD: A dir la verità non ti ho mai nominato, mi hanno solo chiesto.
Un siparietto ironico tra i due che non sono soltanto compagni di squadra da diversi anni, ma che sono anche grandi amici fuori dal campo. Il tutto è nato da una domanda di un giornalista sul momento d’oro col tiro da fuori che sta vivendo Lowry, che sta viaggiando a cifre inusuali anche per lui da fine novembre: nelle ultime 7 partite il prodotto di Villanova viaggia con 32 su 51 coi piedi dietro l’arco, 62.7% in questa striscia e 42.9% complessivo in stagione da 3.
Percentuali e tendenze del tutto diverse rispetto a DeRozan, che finora può vantare 28 punti di media a partita ma che non ama per nulla prendersi conclusioni dalla lunga distanza. Il prodotto di USC è una vera e propria rarità, specialista e amante del tiro dalla media in una Lega in cui invece va sempre più di moda il tiro da 3 punti. Qualità diverse ma che sembrano compensarsi per la coppia dei Raptors, che sono la prima sfidante a Est dei Cavs.