Che il giocatore fosse migliorato e maturato in maniera evidente dalla passata stagione lo si era notato già dalle prime partite dell’anno. Ora, però, sembra che anche il D’Angelo Russell-uomo abbia fatto un passo avanti decisivo per la sua crescita e la sua definitiva affermazione come leader dei Lakers.
Dopo, infatti, le 7 vittorie nelle prime 12 partite, con il PM di Louisville assoluto protagonista della squadra, la banda guidata da coach Walton ha inanellato un record di 3-9 nelle successive 12 uscite giocate senza lo stesso Russell, assente per un infortunio al ginocchio. Le cose sembravano quindi poter tornare a girare nel verso giusto con il rientro in campo del prodotto di Ohio State, ma le opache prestazioni contro i Knicks e i Kings hanno smentito le fiduciose aspettative, con due pesanti debacle, la prima delle quali subita a domicilio.
Proprio a seguito di queste due gravi sconfitte, sono arrivate le dichiarazioni di Russell, protagonista in negativo nella prima occasione, con una prestazione da 3 punti con un 1-8 dal campo, un -6 di plus/minus e ben 25 punti concessi a Derrick Rose(12-16 dal campo). Dichiarazioni da vero leader, pronto – nonostante la giovane età – ad assumersi le sue responsabilità e a caricarsi la squadra sulle spalle.
E’ sempre colpa mia! Mia che sono il punto di riferimento della difesa, devo sempre stare concentrato sulla palla per rendere la vita difficile alle guardie avversarie. Mi vergogno di me stesso[…]Tutto stanno provando a fare il passo successivo. Ne stiamo parlando ma non lo stiamo facendo. Adesso il prossimo passo è farlo per davvero. Noi ci stiamo limitando ad ascoltarci a vicenda, ma non stiamo facendo gli aggiustamenti necessari.
Della serie: l’intenzione c’è, ora bisogna metterla in pratica. Per un vero salto di qualità un leader in grado di guidare la squadra è senza dubbio indispensabile. Forse i Lakers lo hanno trovato.