Tim Duncan ha sempre avuto la fama nell’Nba di essere un giocatore calmo, che non amava le luci dei riflettori su di se; quindi nessuno si è sorpreso all’annuncio del suo ritiro, avvenuto durante l’offeseason e senza grossi proclami. Durante l’era Duncan, durata 19 anni, i San Antonio Spurs hanno vinto 5 titoli Nba; la maglia numero 21 di Duncan verrà ritirata dalla franchigia texana domenica.
E in vista di questo avvenimento importante, Manu Ginobili ha parlato alla stampa della sua esperienza con Duncan agli Spurs, durata ben 14 anni e dell’incredibile contributo che Tim dava in campo ma anche fuori.
Penso che la cosa più grande riguardo a Tim sia stata la sua grandezza come giocatore, e di come volesse essere ricordato solo per il suo gioco. Non c’ero ego in lui, non c’era niente altro che il basket e il duro lavoro nella sua vita. In questo modo rappresentavamo una comunità intera e penso che oltre al nostro modo di giocare, la gente abbia apprezzato anche questo aspetto. Per i fans le vittorie, i titoli, sono stati importanti, ma penso che anche l’impegno nella comunità abbiano un peso importante nel creare qualcosa di speciale, e Duncan era un grande sia sul campo che nella vita.
Duncan nella sua carriera è stato due volte Mvp della lega e tre volte Mvp della Nba Finals, è stato votato più volte nel primo quintetto difensivo della lega ed è stato selezionato per l’All Star Game per 15 volte.
Ha lasciato parlare il suo gioco per tutta la sua carriera, e il gioco ha parlato di un grandissimo giocatore; il ritiro della maglia da parte degli Spurs è solo il primo passo di un giocatore che entrerà sicuramente nella Hall of Fame del basket.
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Duncan non ha mai vinto il "defensive player of the year, come scritto nell'articolo. Resta comunque il n1 degli ultimi 20 anni.