Solo poche ore fa Russell Westbrook si era detto onorato di essere entrato a far parte del club esclusivo e leggendario dei “tripladoppisti” di professione.
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La superstar degli Oklahoma City Thunder è tornata sull’argomento, chiedendo meno pressione da parte di stampa e tifosi.
UNO SPORCO LAVORO
Queste le parole di Westbrook, rilasciate a NewsOK:
La faccenda delle triple doppie inizia a farmi innervosire; nel senso: non può essere l’unica cosa che la gente guarda del mio gioco. Stiamo arrivando al punto in cui se non chiudo con una tripla doppia ho deluso le aspettative e ho giocato una brutta partita. Vorrei che mi si lasciasse giocare con più tranquillità e senza tutta questa pressione addosso: se realizzo una tripla doppia bene, se non ci riesco bene lo stesso. Non m’interessa: è un traguardo prettamente statistico; come ho detto già molte volte in queste ore: punto solo a vincere, tutto il resto è superfluo, triple doppie comprese.
“Curiosamente”, però, molto spesso in questa stagione a una tripla doppia di Westbrook è corrisposta una vittoria dei Thunder. Nella recente striscia da 7 triple doppie consecutive fatta registrare dal play, OKC ha chiuso con un bilancio di 6 vittorie 1 sconfitta. Mentre nelle ultime tre partite, in nessuna delle quali Westbrook ha realizzato una tripla doppia, i Thunder hanno messo a referto una vittoria e due sconfitte (l’ultima la scorsa notte contro i Jazz, che hanno vinto 109-89).
Westbrook, comunque, è ancora in tripla doppia di media (30.5 punti, 10.5 rimbalzi, 10.6 assist). Difficile che si smetta di parlare dell’argomento, almeno fino a quando Russ resterà in corsa per eguagliare quanto fatto da Oscar Robertson nel 1961-1962 e per chiudere la regular season in tripla doppia di media.
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