Ieri hanno fatto scalpore nel mondo Nba le parole di coach Karl, che nel suo nuovo libro ha attaccato senza giri parole Carmelo Anthony, suo ex giocatore in quel di Denver dal 2005 al 2011. Il coach ha definito la star dei Knicks come egoista, voglioso della luce dei riflettori e poco propenso a condividere il successo con i compagni di squadra, andando poi nel personale, dichiarando che Anthony è una persona che usa gli altri per arrivare ai propri obbiettivi. Parole sicuramente dure, a cui oggi ha risposto Carmelo Anthony, che non si è fatto però trascinare nella polemica, ma ha usato parole pacate verso il suo ex coach, ringraziando inoltre i suoi ex compagni dei Nuggets che nelle ultime ore ne hanno preso le difese, come Jr Smith o Kenyon Martin.
Spero che trovi la felicità in quello che sta facendo. Spero che il suo libro gli porti la felicità. Non sono arrabbiato per le sue parole. Per me è una cosa irrilevante arrivato a questo punto della carriera. Alla fine la verità in tutta questa storia, sta nelle parole dei miei compagni e di come tutti mi stiano difendendo. Per me questo è già abbastanza, non devo aggiungere altro.
In realtà poi Anthony, incalzato dai giornalisti, ha aggiunto alcune considerazioni sul suo periodo a Denver, e di come nessuno a quel tempo si lamentasse di lui e del suo modo di essere, nemmeno coach Karl.
Quando ci sei dentro è molto diverso dal sentirselo dire da altri a fatto già accaduto. Non avevo idea ci fosse tutto questo, non avevo idea che per Karl io fossi un “conundrum” (enigma in italiano, parola usata da Karl nel suo libro)… non so neanche cosa voglia dire quella parola. Non ho mai saputo tutto questo durante il mio periodo a Denver, l’argomento non è mai stato toccato. Puoi chiedere a chiunque, dagli assistant coach ai giocatori, fino al front office. Tutti ti diranno delle cose diverse su di me e sulla mia professionalità e mentalità verso la squadra.
Anthony prima di lasciare la sala stampa ha dichiarato che tutto questo andrà ad ingrossare le pagine della sua biografia quando deciderà di farla, scherzando sul possibile nome del suo libro; “Stay Melo. Not Furious” , naturalmente una presa in giro del nome del libro di coach Karl che con le sue dichiarazioni ha creato tanto scalpore dal titolo “Furious George”.