Celtics, Bradley ambizioso: “All-Star o MIP”

Avery Bradley vuole ricevere le giuste attenzioni negli ambienti della NBA. La guardia dei Boston Celtics ha iniziato la sua carriera con un anno da rookie molto difficile, giocando più in D-League che al piano di sopra. Ora, al settimo anno nella lega, il 26enne si è imposto fra i giocatori più importanti della sua squadra e come uno dei migliori difensori perimetrali della NBA.

TOP PLAYER? – I suoi compagni e allenatori sono consapevoli del valore di Bradley, ma lui spera di continuare a migliorare e che il suo nome diventi ben riconoscibile nella lega. Ecco le sue parole, raccolte da Ian Thomsen per NBA.com:

Voglio solo essere rispettato. Sono sempre stato un tipo tranquillo e non ho mai parlato troppo. Faccio il mio lavoro e basta. Ma vorrei che la gente capisse che la mia presenza non è scontata, in entrambi i lati del campo. Ogni volta che giochi contro di me, sarà una brutta giornata!

QUALCHE NUMERO – In uscita dalla University of Texas era già considerato un ottimo difensore, ma un tiratore sotto la media. Dopo anni di allenamento sul tiro, Bradley si è costruito una carriera di tutto rispetto. Al momento è il secondo giocatore di Boston per punti segnati a partita (17,8), con una percentuale al tiro del 47,9% e il 41% da tre. A questo aggiunge ben 7,3 rimbalzi e 1,2 palle rubate a partita.

OBIETTIVI – Bradley spera che questi risultati possano portarlo a un posto all’All-Star Game. Oppure, in alternativa al premio di Most Improved Player (giocatore più migliorato della stagione).

Se non sono un All-Star, allora devono darmi il Most Improved. Lavoro duramente ogni anno. Guardo i video delle mie partite, e non c’è nessun altro che difenda sulle superstar come faccio io. Difendo su loro e poi loro non difendono su me.

ALCUNI DUBBI – Difficilmente i Boston Celtics potranno vantare più di un giocatore al prossimo All-Star Game, e Isaiah Thomas sembra avere molte più probabilità di essere della partita rispetto a Bradley. Per quanto riguarda il premio MIP, questo viene dato ai giocatori che dimostrano un significativo balzo in avanti da una stagione all’altra. Bradley invece ha mostrato una crescita costante ogni anno: una maturazione più che lodevole, ma non del tipo che serve per il Most Improved Player. Se riceverà voti per questo premio, probabilmente saranno per le performance a rimbalzo e al tiro dalla lunga distanza, non per la produzione offensiva in termini di punti.

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Pubblicato da
Alessandro Bonfante

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